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Anofele - Anopheles maculipennis (complex)

Sotto questo nome è indicato in realtà un complesso di numerose specie, distribuite nell’emisfero settentrionale e in Italia rappresentato da 7 specie: An. maculipennis, An. labranchiae, An. atroparvus, An. sacharovi, An. messeae, An. melanoon e An. subalpinus.
I focolai larvali tipici delle specie presentano caratteristiche molto diverse che vanno da acque salmastre ad acque dolci stagnanti o debolmente correnti, ben soleggiate o fredde, con poco ossigeno e pH compreso tra 6 e 8, con vegetazione e poca o nessuna corrente.

Si possono trovare in paludi, canali, fossi di irrigazione e drenaggio, bacini semi - permanenti di acqua e, soprattutto, campi di riso. In questi ultimi la concentrazione larvale è molto maggiore che altrove: esse sono inondate da maggio a settembre e, quindi, costituiscono una costante fonte di Anopheles durante tutta la stagione della malaria.

Gli adulti pungono solitamente il bestiame, ma possono nutrirsi anche sull’uomo con gradi di antropofilia che variano in base alla specie.
Sono attivi soprattutto tra l’imbrunire e le prime ore della notte.
La forma svernante è l’adulto che trova rifugio prevalentemente in stalle e fabbricati di varia natura.

Le specie di questo genere depongono le uova in acqua singolarmente. Le uova si distinguono per la presenza di strutture laterali dette galleggianti. Le larve sono prive di sifone, presente negli altri generi, ma hanno dei fori sulla parte terminale dell’addome ed assumono la posizione orizzontale sul pelo dell’acqua per respirare.

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Le varie specie del complesso hanno diversa distribuzione geografica, ma la specie A. maculipennis è proprio la specie più diffusa In Italia, seppure è rara in Sicilia e assente in Sardegna.
Frequente lungo il greto dei fiumi ghiaioso-sabbiosi, è la specie meglio adattata agli ambienti antropizzati. È principalmente zoofila ed antropofila.
Le larve di questa specie si sviluppano in focolai molto diversi, permanenti, temporanei, naturali e artificiali caratterizzati da acque dolci fredde ombreggiate con poco materiale organico in sospensione. In Europa sono frequenti presso corpi d'acqua semi-permanenti con vegetazione, margini di corsi d’acqua lentamente fluenti, laghetti, fontane e anche in pozze assolate semipermanenti ricche di alghe.
Tuttavia necessita per lo sviluppo larvale di acque piuttosto pulite, fresche e ricche di vegetazione acquatica (soprattutto di microalghe). Tali condizioni solitamente si trovano in ambienti acquatici stagnanti o a lento flusso (stagni, paludi, zone litoranee lacustri), molto rari nel contesto urbano.
Il tempo necessario per lo sviluppo delle larve è 19 giorni a 23°C.