Stop ai veleni: il progetto ecologico che rivoluziona il controllo degli infestanti in Italia

Dicembre 14, 2024

DA GREENME 

Life BIOREPEM, un progetto pilota italiano, propone ai Comuni un nuovo approccio per la gestione degli infestanti. Trappole a cattura massiva, monitoraggio digitale e approccio integrato sono gli elementi chiave di questo modello che punta a ridurre l’uso di biocidi

Riccardo Liguori

Da tempo, associazioni ambientaliste e cittadini esprimono preoccupazione per l’utilizzo di sostanze tossiche nella lotta agli infestanti negli ambienti urbani. I topicidi e gli insetticidi, infatti, possono causare avvelenamento negli animali domestici e selvatici, inquinare le falde acquifere e rappresentare un rischio anche per la salute umana.

In questo contesto, il progetto Life BIOREPEM (Biocide Reduction in Municipal Pest Management) si propone di offrire un’alternativa ai tradizionali metodi di derattizzazione e disinfestazione. Questo progetto tutto italiano dimostra infatti che è possibile liberare i nostri Comuni da topi e zanzare senza ricorrere a sostanze tossiche, e con un occhio al risparmio. Finanziato dall’Unione europea e coordinato dal Comune di Fiumicino, il progetto  vede l’amministrazione comunale pioniera di un nuovo approccio ecologico alla gestione degli infestanti.

Un sistema innovativo che coniuga ecologia e tecnologia

Life BIOREPEM, presentato il 9 dicembre a Fiumicino dopo 4 anni di attività e sperimentazione, è stato testato nel Comune di Fiumicino (RM) e in quello di Francavilla al Mare (CH). L’obiettivo, adesso, è invitare altri Comuni italiani ad adottare questa soluzione innovativa, utilizzando l’infrastruttura digitale sviluppata che viene messa a disposizione gratuitamente.  .

Trappole intelligenti e monitoraggio digitale: la ricetta vincente

Il cuore del progetto BIOREPEM è un sistema  integrato che combina trappole ecologiche a cattura massiva, una piattaforma digitale di gestione e monitoraggio, azioni di prevenzione e comunicazione alla cittadinanza. Le trappole, anziché avvelenare i topi, li attraggono in modo naturale, li eliminano e li conservano al proprio interno, evitando la contaminazione di altri animali che potrebbero ingerire le esche tossiche.

Ma non è tutto: ogni trappola è geolocalizzata e la rete viene complessivamente gestita e monitorata attraverso una piattaforma digitale sviluppata ad hoc. Un’applicazione mobile data in uso agli operatori permette di tracciare in tempo reale gli interventi, a differenza dei metodi tradizionali, e di raccogliere dati.

Risultati concreti e sostenibilità economica

Sperimentato con successo a Fiumicino e Francavilla al Mare, il modello BIOREPEM ha dimostrato la sua efficacia nella prevenzione delle infestazioni in edifici scolastici, sedi comunali e aree turistiche. I risultati? Oltre 7.300 controlli effettuati, nessun esemplare catturato all’interno degli edifici in 3 anni di test e zero chiusure di scuole, solo 5 ore di interruzione in un caso particolarmente complesso.

Ma il modello BIOREPEM non è solo amico dell’ambiente, è anche economicamente vantaggioso. Lo studio di fattibilità economica ha infatti dimostrato che, dopo un periodo di 3 anni necessario ad ammortizzare l’investimento iniziale per l’acquisto delle trappole, il sistema BIOREPEM diventa più economico rispetto ai metodi tradizionali, con costi sensibilmente più bassi nel lungo periodo.

Un modello “open source” per tutti i Comuni

La buona notizia è che – l’infrastruttura digitale per la gestione del servizio di disinfestazione zanzare e derattizzazione ecologica è a disposizione di tutti i Comuni italiani, gratuitamente. La piattaforma digitale può essere facilmente adattata a qualsiasi territorio e tarata per  network di varie dimensioni, consentendo a ogni amministrazione di gestire nel modo più appropriato ed efficiente la lotta agli infestanti.

Un cambio di paradigma nella gestione degli infestanti

Life BIOREPEM rappresenta un cambio di paradigma nella gestione degli infestanti. Lo studio LCA, che ha confrontato l’impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita del servizio eseguito in maniera tradizionale e secondo il modello BIOREPEM, ha evidenziato in modo inequivocabile che il nuovo sistema ha impatti sensibilmente inferiori su molti diversi indicatori e in termini complessivi. Ciò dimostra che è possibile coniugare la tutela della salute pubblica con la salvaguardia dell’ambiente, senza compromettere l’efficacia degli interventi e garantendo, in più, un risparmio economico per le amministrazioni.